Nuova agricoltura nuovi agricoltori

Associato per lungo tempo a idee stereotipate di conservatorismo e arretratezza, il mondo rurale vive oggi una fase di trasformazione che ne fa un’avanguardia del mutamento sociale. Esso esprime istanze, vocazioni per l’innovazione, valori

Associato per lungo tempo a idee stereotipate di conservatorismo e arretratezza, il mondo rurale vive oggi una fase di trasformazione che ne fa un’avanguardia del mutamento sociale. Esso esprime istanze, vocazioni per l’innovazione, valori e immaginari che raccontano di un riequilibrio nel rapporto coi mondi urbani, vissuto a partire da una condizione non più subalterna. Soprattutto, dai contesti rurali emergono soggettività di nuova foggia, caratterizzate da dinamismo, vocazione innovativa e orientamento all’aggregazione. Questo è il contesto in cui emerge la tematica della nuova agricoltura e della soggettività collettiva che la promuove, i nuovi agricoltori. E in tale contesto si apre lo spazio per la definizione di una nuova forma di cittadinanza (la cittadinanza rurale), che si rende necessaria per esprimere una membership dalle caratteristiche non omologabili a quelle delle memberships espresse dalle culture urbane. Giunto al termine di un triennio di ricerca, il testo propone analisi e dati sui temi più rilevanti che sono emersi nel corso del lavoro d’indagine: il riequilibrio del rapporto fra città e campagna, le aggregazioni territoriali fatte nella forma dei distretti, le reciproche contaminazioni fra stili urbani e rurali, il recepimento delle esigenze di transizione ecologica, le difficoltà del ricambio generazionale nelle campagne, la costruzione delle comunità del cibo, l’impatto del mutamento culturale sulla professione dei medici veterinari. Tutti filoni di ricerca che rimangono aperti e saranno forieri di ulteriori sviluppi.

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